Bononiensis de architectura libri quinque quibus cuncta fe

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Sebbene Serlio abbia iniziato la sua carriera come pittore, divenne famoso come architetto e teorico dell'architettura. Dopo aver lavorato in architettura a Roma e Venezia, si trasferì in Francia e alla corte di Fontainebleau. Serlio unì la sua formazione nell'architettura classica agli elementi decorativi comuni ai manieristi che lavoravano all'epoca per creare un proprio linguaggio di successo. Voleva che i suoi trattati di architettura fossero istruttivi non solo per l'intellighenzia, ma anche per fornire un libro di esercizi per gli artigiani contemporanei. A differenza di molti libri di architettura del suo tempo, in cui il testo era l'elemento più importante, le sue illustrazioni trasmettono il succo del suo messaggio. Scritto in latino e facendo molto affidamento sulle illustrazioni, quest'opera era destinata a raggiungere un pubblico oltre l'Italia nativa di Serlio. In effetti, i suoi libri furono in gran parte responsabili della diffusione dei principi architettonici rinascimentali in tutta Europa. Sebbene il suo punto di partenza fossero i "Dieci libri sull'architettura" di Vitruvio, Serlio introdusse elementi contemporanei che trovarono un vasto pubblico e ebbero un profondo effetto sull'architettura contemporanea, in particolare nel nord Europa. Illustrato: libro 4, p. 323, facciata corinzia

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