Vaso canopo di Minmose

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Il proprietario di questo vaso canopo era Minmose, un capitano di truppa il cui nome e titolo compaiono nella colonna di sinistra dell'iscrizione. Il resto del testo invoca la dea Nefti e il dio Imsety, chiedendo la loro protezione per il contenuto del vaso. Nefti era una delle quattro dee che proteggevano i morti, e Imsety era uno dei "quattro figli di Horus" che proteggevano i quattro organi interni che venivano rimossi dal corpo durante la mummificazione. Imsety era solitamente collegata alla dea Iside per proteggere il vaso canopo che conteneva il fegato di una persona. L'associazione di Nefti con Imsety in questa iscrizione è una variante che talvolta si trova nel Nuovo Regno. Tracce di un pigmento noto come blu egiziano sono ancora visibili nei geroglifici. Originariamente erano dipinte anche le sopracciglia, le pupille e le linee cosmetiche intorno agli occhi.

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